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Perdere peso aumentando le PROTEINE ed evitare errori

Rimuovere i carboidrati dalla propria dieta e favorire proteine e grassi è uno dei metodi più semplici per perdere peso. Alimentandosi prevalentemente con cibi integrali e naturali, stando attenti a mantenere il giusto rapporto tra proteine, carboidrati e grassi, si può accelerare il processo della lipolisi e preservare la massa muscolare migliorando così la composizione corporea.

Mangiare più proteine e grassi è anche un metodo efficace per migliorare la propria salute. Nonostante ciò, ci sono molti errori che vengono commessi seguendo una dieta proteica e che possono avere conseguenze negative sul corpo.

Le diete proteiche sbilanciate possono prevenire la perdita di peso, causare squilibri ormonali, provocare l’infiammazione cronica o avere altre conseguenze più disastrose che danneggiano la salute. Ecco quindi alcuni degli errori tipici:

Consumare troppe proteine con l’obiettivo della CHETOSI

Le diete iperproteiche sono ideali per ridurre il grasso corporeo perché aumentano la sazietà, riducono l’appetito e preservano la massa muscolare durante la perdita di peso. Quando però si consumano più proteine di quelle che il corpo necessita, parte degli aminoacidi delle proteine ingerite viene convertita in glucosio tramite la gluconeogenesi. Questo riduce la capacità del corpo di bruciare i grassi e blocca la perdita di peso.

Problemi intestinali a causa di una dieta ricca di proteine animali e povera di fibre insolubili

La flora batterica intestinale vive di quello che mangi. Le persone che consumano per lo più proteine animali e limitano frutta e verdura, ingeriscono poca fibra. Una dieta povera di fibra e ad alto contenuto di proteine animali provoca malattie infiammatorie intestinali. Dopo aver mangiato proteine animali i batteri intestinali patogeni (cattivi) promuovono la formazione di placche che irrigidiscono le arterie.
La soluzione: Per migliorare la salute dell’intestino bisogna consumare una ricca varietà di frutta, verdura e cibi ricchi di probiotici come i krauti, il miso e lo yogurt Greco.

Infiammazione cronica da un alto apporto di grassi e proteine

Le persone che consumano molte proteine hanno in generale una maggiore quantità di tessuto magro e meno grasso corporeo. Il consumo di 10 grammi di aminoacidi essenziali ad ogni pasto è associato ad una minore quantità di grasso viscerale. Riducendo i carboidrati e aumentando le proteine si possono però avere anche effetti negativi se non si tiene alto il consumo di frutta e verdura.

Introdurre verdure ricche di antiossidanti e povere di carboidrati come i broccoli, la bieta, la rucola, i cavolini di Bruxelle, i peperoni, gli asparagi, gli spinaci.. Se il vostro piano alimentare vi permette di consumare qualche carboidrato in più, aggiungete della frutta come i mirtilli, le ciliegie, i lamponi, le more, il melograno, il kiwi e l’uva.


Non abusare dei grassi buoni

L’olio di pesce è un altro tipo di grasso che porta benefici al corpo, il che però non significhi che se ne possa abusare. Le persone inconsciamente ingeriscono troppi Omega-3 consumando il pesce grasso più di due volte a settimana, assumendo gli integratori di Omega-3 e mangiando troppi cibi arricchiti con omega-3 come le uova e l’olio di oliva per citarne un paio.

Tutto ciò causa la disfunzione del sistema immunitario lasciando il corpo vulnerabile a infezioni e malattie. L’ossidazione degli Omega-3, ad esempio a causa di una cottura eccessiva oppure a causa della scarsa qualità dell’olio di pesce, causa non solo la perdita delle proprietà nutritive ma è dannosa per la salute.

Zuccheri nel sangue alti nonostante il basso consumo di carboidrati

Le diete povere di carboidrati possono migliorare nettamente il livelli degli zuccheri nel sangue e dell’insulina nelle persone che soffrono di insulino resistenza e diabete. Ingerire dei carboidrati ogni 5-7 giorni mantiene le cellule sensibili all’insulina, e il cervello risponde alla leptina e in questo modo previene gli attacchi di fame.

Il problema però sorge quando gli sgarri sfuggono di mano e gli eccessi si ripetono frequentemente. Un solo pasto alla settimana fuori regime non compromette nulla anzi serve al corpo per non perdere la capacità di metabolizzare gli zuccheri.

Un carico acido cronico che degrada il tessuto magro

Consumando proteine animali, latticini e cereali porta alla formazione di acido nel corpo. Al contrario, mangiare frutta e verdura porta alla produzione di bicarbonato che alcalinizza il corpo neutralizzando l’acido.

Nelle persone sane con organi ben funzionanti e che consumano quantità decenti di frutta e verdura il carico acido non rappresenta alcun pericolo. Con l’età però il problema può sorgere soprattutto a causa del declino della funzione dei reni. Lo stesso vale se la vostra dieta è ricca di grassi e proteine e povera di alimenti vegetali. Il corpo in questi casi cerca di neutralizzare l’eccesso di acido cannibalizzando la massa muscolare e le ossa.